Marea nera: danno da oltre 2 milioni di dollari.
08.05.2010 05:11Quando, circa tre settimane fa, la piattaforma petrolifera della British Petroleum si incendiò, tutti si affrettarono a dire che non era nulla di preoccupante, sottovalutando il problema. Già solo dopo 3 settimane, si parla della più grande catastrofe ambientale che abbia mai colpito gli Stati Uniti, ed una delle peggiori in tutto il mondo.
Le stime della scorsa settimana parlavano di due piccoli buchi dello scafo della nave che rilasciavano l’equivalente di 1000 barili di petrolio al giorno, oggi si è consapevoli, però, che i fori sono tre e non si sa per certo quanto petrolio si perda. Le stime parlano da un minimo di 6000 ad un massimo di 16 mila barili al giorno, e pensate che per coprire le tre falle la BP ha stimato un tempo incredibile: 90 giorni.
Per questo, siccome tutti i tentativi sono falliti, è stato deciso di far arrivare un’enorme cupola che possa trattenere il petrolio in un’area circoscritta ed evitare che si riversi ancora sulle spiagge (qualcosa di quasi fanscientifico). Ma ormai questa marea nera le spiagge le ha già raggiunte, e causato danni incalcolabili. Lo Stato della Florida ha vietato la pesca per 10 giorni, ma è ormai ovvio che per ripulire tutto il Golfo del Messico ci vorranno degli anni.Per ora il danno stimato, per quanto riguarda solo la pesca, ammonta a circa 2,4 miliardi di dollari che la BP si è impegnata a risarcire, ma la situazione peggiora di ora in ora.
Questi sono solo alcuni dei danni di questa catastrofe.
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